Tempo e puntualità. Sono tasti dolenti? Se la risposta è sì, continua a leggere. Questo articolo è per te.
Hai mai pensato che essere in ritardo vuol dire stare rubando del tempo prezioso a qualcun altro?
Lo so, sembra una visione esagerata. Eppure è così.
C’è qualcosa che non ha valore, che vale più del denaro. Non ha valore perché a tutti gli effetti ha un valore infinito. E’ il nostro tempo.
Possiamo provare a quantificare una cifra, ma la verità è che l’economia non si avvicinerà mai alla realtà.
Il mondo del lavoro ha stabilito una tariffa per ogni ora di lavoro.
Ma siamo sicuri che funzioni davvero così?
Tempo, puntualità e l’autodefinirsi ritardatari
Avevamo parlato dell’importanza del non auto definirsi giusto qualche articolo fa.
Dunque voglio sottolineare che è importante che anche in questo caso tu non ti dia definizioni.
Non sei “ritardatario”, non sei “puntuale”.
Nel primo caso, ti condanni. Nel secondo, escludi a priori delle situazioni su cui non hai potere.
Semplicemente sei quello che sei in quel momento. Niente di più e niente di meno.
Gestione del tempo e lavoro su di sé
Imparare a gestire il tempo è uno dei primi passi per imparare a gestire se stessi.
Difficile, ma non impossibile. Ci si può esercitare pian piano.
Non c’è bisogno di partire con aspettative alte, soprattutto se ci riconosciamo grosse difficoltà a riguardo.
Ti propongo un esercizio per dare valore al tempo che trascorri con la persona più importante della tua vita: te!
Inizia oggi:
- datti un appuntamento e rispettalo
- per esempio stasera alle 19, preparati una tisana
- dedicati un momento, leggendo un libro, meditando, praticando yoga o un’attività che ti rilassa
All’inizio troverai mille scuse per non farlo, ma ti assicuro che sarà un primo grande piccolo passo verso la consapevolezza.